04 Nov Proclamati i vincitori della seconda edizione del concorso di fotografia documentaria “1801passaggi”
Nel pomeriggio di ieri sono stati proclamati i vincitori della seconda edizione del concorso di fotografia documentaria “1801passaggi” sul tema “Un paese italiano, 2018”, ispirato ai 1801 scatti realizzati nel 1957 a Lacedonia dallo statunitense Frank Cancian, durante il suo soggiorno nel paese altoirpino.
Quest’anno, rispetto alla prima edizione, si è registrata la quadruplicazione dei partecipanti e delle foto pervenute all’organizzazione del concorso, curata dall’associazione “LaPilart”. Di queste, la giuria, composta da Luciano Blasco (antropologo e direttore del Museo Etnografico di Morigerati), Mario Boccia (fotografo e giornalista),Vincenzo Esposito (antropologo e docente dell’Università di Salerno) e Lina Pallotta (fotografa, docente e curatrice), ha selezionato le 20 finaliste e di esse le 3 foto vincenti. Il terzo posto è andato ad Alessandra Caroselli, il secondo ad Antonio Sena e il primo è stato attribuito a Emanuela Martolò, autori di opere che la giuria ha valutato come migliori reinterpretazioni attualizzate delle immagini di Cancian.
Le foto, insieme alle 20 selezionate, saranno inserite nel settore “archivio” del sito internet del MAVI, il Museo Antropologico Visivo Irpino. Nel frattempo è possibile visitare la mostra del progetto “1801 passaggi”allestita al primo piano del MAVI, dove sono presenti sia i 20 scatti realizzati da Frank Cancian sia le reinterpretazioni dei partecipanti al concorso.
In occasione della premiazione è stata registrata grande affluenza e tanta partecipazione. Nella presentazione dei progetti vari, in cui è stata illustrata la nascita del MAVI, la sua storia, il significato delle fotografie del professore americano e gli aspetti antropologici che le contraddistinguono, sono intervenuti il sindaco di Lacedonia, Antonio Di Conza, il presidente della Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia, Antonio Pignatiello, il vice direttore del museo Rocco Pignatiello, il regista Michele Citoni, rappresentante de “LaPilart”, e il professore Luciano Blasco. Il lavoro sinergico, svolto per mettere in piedi il museo, è stato poi racchiuso nel video realizzato da Michele Citoni, “5×7. Il paese in una scatola”, proiettato a partire dalle ore 20, che ha ripercorso la storia del MAVI con ampio spazio alla testimonianza di Frank Cancian, ritornato in Italia nel 2017 in occasione dell’inaugurazione del museo.
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